Per essere il migliore deve batterti con i migliori. Senza alcun timore reverenziale, un paio di modelli dello stesso produttore, tra le nuove realtà emergenti più interessanti in circolazione, lanciano il guanto di sfida al SUV Model Y.
Una gara interna, tra realtà aventi la sede operativa negli Stati Uniti. Sul conto della creatura di Elon Musk è superfluo soffermarsi in lunghe dissertazioni. Il successo maturato negli ultimi anni parla in suo favore e ora, con la decisa sforbiciata ai prezzi, le prospettive appaiono a dir poco rosee.
Il SUV candidato a detronizzare la Tesla Model Y

Quale sia il motivo della decisione da parte del tycoon sudafricano si leggono varie teorie. La spiegazione ufficiale riguarda le economie di scala messa a segno dal netto incremento dei regimi produttivi. In via ufficiosa, invece, ad avere spinto in tale direzione sarebbe stata l’avanzata cinese. Nel comparto delle vetture a motore elettrico, i marchi della terra dei dragoni sono protagonisti assoluti. Con il vasto bagaglio di competenze e conoscenze, hanno maturato un vantaggio considerevole sulle rivali, da qui i prezzi di listino inferiori.

Le maggiori antagoniste della Tesla Model Y ha, a sua volta, il pregio di costare cifre relativamente abbordabili. Entrambe realizzate dalla Fisker, la Ocean e la Pear non richiedono un investimento tanto importante, da parte del pubblico interessato. La Ocean è la proposta di punta della famiglia, un suv dalla lunghezza 4,7 metri a zero emissioni e dall’autonomia fissata a 700 km, ben superiore rispetto ai 533 km della Tesla Model Y.
La Pear si spinge a soglie meno sorprendenti, tuttavia, i 483 km garantiti nel ciclo EPA, tradotti nel “nostro” WLTP, sfondano il muro dei 500 km. La piattaforma in acciaio FP28, anziché in alluminio come nel caso della Ocean, risulta meno oneroso e da ciò ne deriva una spesa di 28 mila euro circa da mettere in preventivo. Nel frattempo, sono trapelate delle nuove immagini che la ritraggono.