Il “restomod” è una sintesi tra il restauro di un mezzo d’epoca, comunque storico, e la modifica, il tuning per certi versi, rimanendo fedeli al concetto di base dell’auto. Si tratta di una combinazione tra stile classico e hardware moderno, con prestazioni quindi nettamente superiori di quelle di serie d’epoca. Questa splendida Chevrolet Corvette ‘76, generazione C3, va oltre il restauro e le prestazioni. Sotto la scocca in fibra di vetro c’è la brutalità di una Corvette C6 dei primi anni Duemila.
Descritta per la prima volta da Corvette Forum, questa Corvette proviene da Hardcore Engine Builders (HEB), un team con base in Ungheria. Si presenta con un telaio completo e il “passo” di una Corvette C6, ma ha la carrozzeria, come si nota, di una mitica generazione C3.
Dentro questo gioiello pulsa un V-8 LS3 da 6,2 litri, con trazione inevitabilmente posteriore. Il cambio è un automatico a 6 marce ed è montato nella parte posteriore come un transaxle, proprio come nella C6 di serie. E non possono mancare le altre componenti moderne. Abbiamo freni antibloccaggio, controllo della trazione e un sistema di scarico personalizzato con collettori a tubo lungo in acciaio inossidabile.
Non è solo un incrocio tra carrozzeria e telaio. Ci sono evidenti aggiornamenti nel look che rendono la scocca C3 decisamente più aggiornata e moderna. A partire dalle luci HID dietro la griglia, finendo a ruote e pneumatici più grandi di quelli dettati dal periodo. Ci sono anche le scritte personalizzate lungo la spalla della gomma. Corpo e telaio, provenienti da due “ere” decisamente diverse, si abbinano molto bene.
Non si tratta solo di uno “scambio di motori”, in cui una storica Vette riusciva a compiere un’upgrade di prestazioni e nulla più. Qui c’è del classico che incontra magnificamente il moderno, senza dissacrare né le Corvette più vicine a noi, né le Corvette da collezione che vanno solo sfiorate e con i guanti.