Tra gli appassionati di auto di una certa età sembra serpeggiare il dubbio che le auto odierne non siano fatte “come una volta”. E forse non è solo nostalgia. Le vetture di oggi sono diventate incredibilmente sofisticate, piene di dispositivi elettronici e software avanzati, ma questa complessità ha un prezzo: più malfunzionamenti e meno possibilità di ripararle autonomamente.
Un bel cambiamento rispetto agli anni Ottanta, quando chiunque poteva armeggiare con una Toyota nel proprio garage e risolvere il problema in poco tempo. Questa evoluzione porta fa pensare che il periodo d’oro dell’automobile sia davvero finito. Se ci concentriamo sulla robustezza e sulla durata dei veicoli di oggi rispetto a quelli di qualche decennio fa, i dati non sono incoraggianti.

Teoricamente, ogni innovazione dovrebbe portare a un miglioramento, ma la realtà è che molte delle auto moderne sembrano più fragili e meno affidabili. Un nodo cruciale riguarda i sistemi di infotainment, ormai presenti su quasi tutti i modelli, ma spesso fonte di frustrazione per i conducenti. Apple CarPlay e Android Auto, per esempio, sono tra le cause più comuni di problemi elettronici, con un incremento significativo delle segnalazioni.
Il problema è tutt’altro che marginale. E a differenza dei guasti meccanici, dove basta un attrezzo per risolvere, qui se un software si blocca e non è aggiornabile, l’unica soluzione è la sostituzione del componente. Anche altre tecnologie di bordo, come Bluetooth e Wi-Fi, si rivelano spesso poco affidabili.
Le case automobilistiche attribuiscono queste difficoltà al continuo sviluppo degli smartphone, che rende complessa l’integrazione con i sistemi delle vetture. Secondo JD Power, oltre metà dei guasti più frequenti nelle auto moderne è legata proprio alla comunicazione tra cellulare e veicolo.

Un altro aspetto problematico riguarda gli aggiornamenti software a distanza (OTA), una soluzione pensata per migliorare le prestazioni delle auto senza doverle portare in officina. Tuttavia, molti utenti rimangono delusi: il 56% di chi ha ricevuto un aggiornamento non ha notato alcuna differenza, mentre solo il 30% ha riscontrato reali miglioramenti.
Guardando al quadro generale, le statistiche sull’affidabilità dei veicoli non sono incoraggianti. Le auto nuove vendute nel 2022 hanno registrato 241 guasti ogni 100 unità, mentre i modelli già sul mercato hanno segnato un tasso di 196 problemi ogni 100 veicoli, con un aumento del 12,5%.
Le case automobilistiche devono progettare modelli sempre più ecologici, ma questo significa anche trovare compromessi sui materiali e sulle tecnologie utilizzate. Il risultato? Auto più fragili, componenti meno durevoli e una generale riduzione della qualità costruttiva.