La sudcoreana Hyundai pensa a una fabbrica negli Usa: i dazi di Trump funzionano

Hyundai Steel, il ramo di Hyundai Motor Group dedicato alla produzione di parti in acciaio per i modelli automobilistici, pensa a una fabbrica in Usa.
La sudcoreana Hyundai pensa a una fabbrica negli Usa

Se costruisci fuori dagli States e importi auto in Usa, paghi dazio: avvertimento di Trump a Europa e Asia. Ecco allora la reazione, segno che le tasse del tycoon funzionano eccome. Hyundai Steel, il ramo di Hyundai Motor Group dedicato alla produzione di parti in acciaio per i modelli automobilistici, sta attivamente considerando la costruzione di un nuovo impianto negli Stati Uniti. Lo dicono alcuni rappresentanti del top management sudcoreano: tutto registrato in call con gli analisti a margine dell’ultima trimestrale 2024. Hyundai Steel sarebbe intenzionata a investire “in un impianto con forni elettrici ad arco in uno Stato del Sud-Est degli Usa”.

Tris coreano

Se nascesse il nuovo impianto Hyundai, sarebbe il terzo. La Hyundai ha già due siti nella regione: fabbriche di assemblaggio, localizzate in Alabama (Tucson e Santa Fe) e in Georgia (Hyundai e Genesis, in entrambi i casi elettriche).

Hyundai Steel, il ramo di Hyundai Motor Group dedicato alla produzione di parti in acciaio per i modelli automobilistici, pensa a una fabbrica in Usa.

Trump scatenato

Il neopresidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vuole applicare dall’1 febbraio 2025 nuovi dazi del 25% sulle merci e auto provenienti da Messico e Canada. Più dazi su prodotti e auto cinesi (al 10%). Più dazi su auto e merci di provenienza europea. Il muro perché prima c’è l’America: si proteggono industria e lavoratori. Il tycoon è stato di parola, in quanto aveva promesso tutto in campagna elettorale. Con le fabbriche coreane e in futuro europee e cinesi in Usa, la vittoria del tycoon sarà schiacciante.

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