La Cina divora l’auto europea: NIO potrebbe papparsi la fabbrica Audi a Bruxelles

Grazie al bando termico 2035 voluto dall’Ue, la Cina ci sbrana: NIO sarebbe interessata alla fabbrica Audi a Bruxelles.
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Il Dragone ci ingoia vivi, noi e le nostre fabbriche auto: NIO potrebbe papparsi lo stabilimento Audi a Bruxelles. Ci sarebbero trattative con il Gruppo Volkswagen. Così, la Casa del Dragone si troverebbe uno stabilimento magnifico per fare le elettriche, e non pagare i dazi. Ascesa straordinaria e irrefrenabile dell’ex Celeste Impero, mentre i politici Ue riflettono e meditano sull’ecologia. Lo ha riferito il quotidiano belga De Tijd. 

VW nei guai

La casa madre di Audi, Volkswagen Group, ha dichiarato a luglio di aver preso in considerazione la chiusura del sito di Bruxelles a causa della bassa domanda di Q8 E-Tron, l’unico modello dello stabilimento. Per il futuro, non è previsto nessun veicolo elettrico nuovo, perché non si vuole un altro bagno di sangue.

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Cosa sta succedendo

L’Ue sta applicando tariffe del 21 percento sulle auto elettriche Nio esportate in Europa a seguito della sua indagine per verificare se i veicoli elettrici costruiti in Cina ricevano sussidi governativi ingiusti. I rappresentanti dei sindacati belgi hanno detto ad Automobilwoche che una delegazione di potenziali investitori cinesi aveva visitato lo stabilimento di Bruxelles. Secondo la società di ricerche di mercato Dataforce, Nio ha venduto 1.777 auto in Europa nei primi 8 mesi, guidata dalla berlina ET7. Mentre la politica Ue si suicida mettendo l’auto nelle mani dei cinesi, col bando termico, Pechino se la ride.

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