Jean Todt, ex team principal di Ferrari, è tornato a parlare dell’amico e sette volte campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher. Durante un’intervista con L’Equipe, Todt, che gode del raro privilegio di visitare Schumacher, ha espresso sentimenti profondi riguardo alla situazione attuale del pilota tedesco.
Jean Todt parla di Shumacher a 10 anni dal tragico incidente sugli sci
Jean Todt è l’unico, esclusa la famiglia, a poter visitare l’ex pilota nella sua residenza. “Michael è qui con noi, e per questo non sento la sua mancanza,” ha affermato Todt, riconoscendo però che Schumacher non è più lo stesso di una volta. “Si trova in una situazione diversa, ma è meravigliosamente supportato dalla moglie e dai figli, che lo proteggono con grande dedizione. La sua vita ha preso una direzione diversa, e io ho il privilegio di condividere alcuni momenti con lui.”

Riflettendo sulla tragica vicenda, Todt ha rivelato: “Questo è tutto ciò che posso dire. Sfortunatamente il destino ha colpito duramente Michael, e non è più la persona che tutti abbiamo conosciuto.”
Todt, che in passato aveva già accennato alle gravi conseguenze dell’incidente di Schumacher, ha rinnovato la sua attenzione sulle condizioni fisiche del pilota, rispettando però la riservatezza richiesta dalla famiglia Schumacher. L’incidente del tedesco, avvenuto il 29 dicembre, sta attirando nuovamente l’attenzione a livello globale in vista del decennale dell’evento. La rete televisiva tedesca ARD ha messo sotto la lente di ingrandimento i soccorsi forniti a Schumacher, indagando sulla loro adeguatezza e su possibili errori commessi.
Inoltre Todt ha toccato anche un argomento di grande attualità: la querelle FIA seguita al caso Susie Wolff. Ben Sulayem, presidente della Federazione, aveva denunciato un deficit finanziario, ma Todt ha contraddetto queste affermazioni. “Conosco la situazione. Ogni anno i bilanci hanno mostrato un profitto considerevole, eccetto negli ultimi due anni, condizionati dalla crisi del Covid. Quando ho lasciato l’incarico le riserve ammontavano a oltre 250 milioni di euro. Al mio arrivo nel 2009 c’erano solo 40 milioni. Abbiamo aumentato il personale da meno di 80 a oltre 200 dipendenti.”