Attualmente l’industria automobilistica si sta muovendo rapidamente verso la mobilità a zero emissioni. Nella fattispecie, la maggior parte delle Case automobilistiche intende proporre una nutrita gamma di veicoli elettrici, spinta anche dalle decisioni prese dalla classe politica mondiale. Tuttavia, permangono delle eccezioni, come Ineos. Il patron della compagnia, Jim Ratcliffe, ha scatenato dei dibattiti piuttosto accesi in seguito alle sue ultime dichiarazioni circa la svolta ecologica. In occasione della presentazione della nuova Fusilier, ha annunciato che l’azienda da lui presieduta non seguirà la tendenza dominante rendendola l’unica soluzione per il futuro.
Ineos pensa controcorrente: non c’è nessuna fretta per la transizione
Sebbene sia importante la battaglia intrapresa contro le emissioni di anidride carbonica (CO2) e, in generale, le sostanze nocive emesse dai mezzi di trasporto nell’ambiente, il motore a combustione interna continuerà ad avere un ruolo, in parallelo alle BEV (Battery Electric Vehicles). Nessuno sostituirà nessuno. Ratcliffe è categorico a riguardo, perché crede debba spettare ai consumatori la libertà di scelta. Al momento, la maggioranza di loro non è ancora pronta ad acquistare un veicolo completamente elettrico.
Il numero uno di Ineos si schiera contro l’approccio tenuto dall’Unione Europea. Bandire totalmente i propulsori a combustione interna nel 2035 lo ritiene un errore. Ciò provocherebbe una transizione eccessivamente rapida verso i modelli a batteria. A conferma della sua tesi, Ratcliffe tira in ballo l’esempio degli Stati Uniti dove, in assenza di divieti così restrittivi, i valori di inquinamento sono già calati. L’amministratore delegato di Ineos, Lynn Calder, ha sottolineato l’importanza di un portafoglio prodotti diversificato. Prendendo a riferimento la Fusilier appena svelata, essa prevede un range extender a benzina che consente di incrementare l’autonomia. Calder non si è lasciata sfuggire l’occasione per contestare la scelta del Regno Unito di bandire le ibride dal 2035. Comunque, la visione di Ineos, sebbene differisca dal trend imperante, trova d’accordo anche altri produttori, comprese le case automobilistiche tedesche BMW e Mercedes.