Niente, l’Ue non fa neppure un passettino indietro sull’elettrico: punta dritto al suicidio del settore automotive. Non bastano i disoccupati a catena in Germania, le tensioni sociali, il dramma delle persone in mezzo a una strada.
Dazi, che guerra sciocca
La soluzione potrebbe essere la Cina. Primo, transizione con le elettriche cinesi a prezzo molto più basso. Secondo: creazione di posti di lavoro grazie alla Case cinesi in Ue. Ma niente. Bruxelles vuole i dazi sulle elettriche Made in China esportate qui. La disputa sui dazi all’importazione di auto elettriche cinesi nell’Unione Europea è lontana da una svolta. Pechino propone il prezzo minimo: chissà, tipo 30 mila euro. Così i deboli concorrenti tradizionali non vanno in malora.

La cambiale in mano ai tecnocrati Ue
Invece ancora no: l’Ue non vuole il prezzo minimo. Insiste per i dazi, la guerra commerciale. Bruxelles smentisce l’approssimarsi di un accordo, citando alcuni “ostacoli” che stanno impedendo la chiusura della questione. In realtà, i tecnocrati Ue hanno una cambiale in mano. Devono far felici gli elettori di sinistra. Se no, perdono consenso. Allora, puntano a tutto spiano su elettrico e dazi.