Le Case automobilistiche cinesi Dongfeng Automobile e Changan Automobile, entrambe imprese statali (SOE) amministrate centralmente, hanno annunciato domenica sera i piani di ristrutturazione dei loro azionisti di controllo: una fusione in vista. È anche un modo – aggiungiamo noi – per reagire alle voci di fusioni in Europa: Stellantis con Renault. E alle indiscrezioni di unioni in Giappone: Nissan con Honda. O Nissan con la taiwanese big tech Foxconn (fa gli iPhone).
Tutti pronti ad agire
L’accordo di ristrutturazione è soggetto a procedure e approvazioni da parte delle autorità competenti: non avrà un impatto significativo sulla normale produzione e sulle operazioni dell’azienda. Reazioni ottime delle Borse: le azioni di Dongfeng Automobile hanno raggiunto il limite giornaliero. Nel frattempo, le azioni di Changan Automobile sono salite del 5,54 percento. Attualmente, il Consiglio di Stato in Cina supervisiona direttamente tre aziende automobilistiche amministrate centralmente: FAW Group, Dongfeng Motor Corp e Changan Automobile, China Media Group (CMG). Negli ultimi due anni, le tre aziende automobilistiche hanno accelerato la loro transizione verso nuove energie, investendo quasi 36 miliardi di yuan (4,78 miliardi di euro) in veicoli a nuova energia (NEV) nel 2023, con una quota di investimento superiore al 60 percento, riporta il Global Times. Ossia auto elettriche e termiche a benzina ibride plug-in.I criteri di valutazione includeranno tecnologia, quota di mercato e sviluppo futuro delle aziende.

L’Antitrust cosa direbbe?
Se mai Stellantis e Renault dovessero fondersi con l’ok dell’Antitrust, occorrerebbe capire le reazioni anche delle Case private. “La ritengo complicata da un punto di vista delle regole Antitrust. Se si facesse, però, noi stapperemmo una bottiglia di champagne perché, grazie proprio al Garante, per noi si aprirebbero spazi di mercato enormi”: parola di Alfredo Altavilla, Special Advisor di BYD Europe.
Italia: zero
Dongfeng pareva dovesse costruire una fabbrica in Italia. Ma poi il governo ha detto sì ai dazi Ue anti elettriche Made in China: Pechino ha stoppato gli investimenti sia da noi sia nelle altre nazioni pro tariffe.