Parte ufficialmente la produzione della nuova Fiat 600e. Nella versione La Prima, sviluppata ad hoc per inaugurare l’approdo in Europa, la vettura del Lingotto vede la luce presso lo stabilimento di Tychy, in Polonia. Nonostante un prezzo di listino piuttosto elevato (sul quale torneremo più avanti), i piani alti credono molto nel suo potenziale.
Fiat 600e: si apre l’era della nuova vettura per la vettura “urban”, ma più grande della 500e
Dopo un lungo fuggi fuggi di notizie, il reveal ha consentito di conoscerne a fondo le caratteristiche. La parte migliore riguarda probabilmente l’autonomia: 400 km nel ciclo WLTP, che salgono a 600 km nel solo contesto cittadino. Per quanto riguarda il motore elettrico, esso, collocato sull’asse anteriore genera l’equivalente di 156 CV, mentre il pacco batteria è da 54 kWh. Queste sono almeno le peculiarità della versione apripista La Prima.
Per acquistarla occorre investire almeno 40.950 euro, esclusivi gli incentivi fissati dal Governo e le promozioni indette dalla Casa stessa. Che negli ultimi mesi ha riservato delle grosse presentazioni, tra cui la Topolino. Richiamante nel nome i fasti della prima 500 degli anni Cinquanta, la microcar è stata commissionata alla fabbrica sita in Marocco. Nel caso, invece, della Fiat 600e, come abbiamo detto in apertura, la scelta è convogliata su Tychy, nell’Est Europa. Delle decisioni ree di far storcere il naso non solo del popolo italiano, bensì delle stesse istituzioni.
A più riprese il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha punzecchiato l’intera Stellantis. Le risposte piccate, secondo cui il tricolore occupa un posto importante nelle strategie del gruppo, dovevano rassicurare la manodopera locale. Peccato che non sia così. Se ciò avrà o meno delle ripercussioni sulle vendite nel mercato locale della Fiat 600e lo scopriremo nel prosieguo. Intanto, la produzione ha preso ufficialmente il via. Le aspettative attorno al modello risultano parecchie elevate, trattandosi della proposta di taglia più grande della 500e.