Le scoperte di tesori automobilisti sono sempre una notizia ma dimenticate subito supercar e simili. Il tesoro di questa volta è una Fiat 600 “Sabrina” un auto ormai storica.
Il ritrovamento si deve all’ “esploratore” Marcello Barretta che già diverse volte girando per la zona ha riportato alla luce del sole diverse auto di epoca passata.
Siamo nei dintorni di Avezzano, in Abruzzo, una regione che fa della sua storia e delle tradizioni una sua ragione di vita. L’auto era nascosta, molto bene a sentire i testimoni, in un capannone all’interno della proprietà di una officina meccanica. Nascosta agli occhi del mondo, nascosta da chi avrebbe potuto ammirarla e valorizzarla nel tempo, ma per fortuna nascosta e ben protetta anche da chi avrebbe potuto distruggerla.
L’auto, una Fiat 600 “Sabrina” è ormai un’auto storica, una di quelle auto che hanno anticipato in qualche modo il futuro. Quest’auto con la forma singolare può essere definita anche come la capostipite delle auto monovolume che tanto sono di moda in questo momento. Proprio pochi giorni fà Fiat ha mostrato quali auto potrebbero vedere la luce da qui ai prossimi 2-3 anni.
Quella della Fiat 600 “Sabrina” è una storia comune a molte auto
Un destino quello capitato alla Fiat 600 che è comune a molte auto anche più recenti. Il fatto che sia stata ritrovata praticamente intatta ma arrugginita lascia pensare ad uno stop improvviso. Ad accompagnare l’auto ci sono ancora le targhe originali e tutta la documentazione. Non era mai stata cancellata dal registro delle auto circolanti e questo non fa altro che aumentare il valore storico, ma anche monetario della vettura.
Abbandonata da 30 anni, dal 1993, ora dopo lunghe trattative ha finalmente l’opportunità di tornare a farsi ammirare su strada. Ovviamente il lavoro di restauro non sarà facile, anni di intemperie hanno purtroppo lasciato importanti segni su tutta la struttura. Un vero e proprio pezzo da museo che torna a vivere
Qui di seguito alcune foto di un modello “Sabrina” in tutto il suo splendore