La prima Ferrari elettrica è destinata a entrare negli annali della storia, rappresentando un momento di svolta per il Cavallino Rampante, che per la prima volta sarà dotato di un motore completamente elettrico. L’interesse attorno a questa vettura è in costante crescita, alimentando un flusso continuo di indiscrezioni e speculazioni.
Quando si iniziò a parlare di una Ferrari elettrica, Benedetto Vigna, amministratore delegato della casa automobilistica, aveva dichiarato che il veicolo avrebbe avuto un suono del tutto particolare. Sebbene all’epoca non fosse sceso nei dettagli, aveva sottolineato che si stava lavorando per creare un suono potente e coinvolgente, capace di preservare l’essenza sportiva del marchio, nonostante la propulsione elettrica.
Di recente, sono emerse le prime foto spia della vettura, anche se questa è stata celata dietro un falso telaio della Maserati Levante. Ciò che colpisce, però, è il suono che si percepisce, un elemento cruciale per una sportiva di questo calibro. Essendo un suono artificiale, l’intento è di replicare il rombo di un motore endotermico, ma è possibile che questo aspetto subisca modifiche prima del lancio ufficiale.
Il suono, infatti, è un elemento fondamentale nelle auto sportive, contribuendo in modo significativo all’esperienza di guida tipica delle vetture ad alte prestazioni. Le domande che sorgono, dunque, sono molteplici: sarà un’opzione di serie o disponibile come optional? Ci sarà un’ampia gamma di suoni tra cui scegliere? E, soprattutto, sarà possibile disattivarlo? A questi quesiti si potrà rispondere solo dopo la presentazione ufficiale della vettura, che ormai sembra imminente. Tuttavia, un aspetto certo è che, per motivi di sicurezza, il suono non potrà essere eliminato del tutto alle basse velocità, in modo da prevenire rischi per i pedoni.
La scelta di sviluppare una Ferrari elettrica rappresenta una sfida complessa, non solo per la necessità di mantenere intatto il DNA sportivo del marchio, ma anche per i limiti infrastrutturali legati alla scarsa diffusione delle stazioni di ricarica rapida, che potrebbero rappresentare un ostacolo per l’adozione su larga scala.
In conclusione, l’introduzione del suono artificiale nelle vetture elettriche è ormai un tema caldo nel settore automobilistico, con diversi costruttori che hanno deciso di adottare soluzioni simili per replicare l’emozione del motore a combustione interna.