No a un’immediata chiusura di fabbriche con licenziamenti: ecco il primo punto dell’accordo fra Volkswagen e sindacati. Ma entro il 2030 in Germania saranno tagliati circa 35.000 posti di lavoro e la capacità sarà ridotta di 700.000 veicoli. Il potente IG Metall parla di miracolo di Natale di Hannover. Per il capo negoziatore Thorsten Gröger, “in una battaglia di contrattazione collettiva che non ha precedenti per VW, e in condizioni economiche storicamente avverse, siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti che preserva posti di lavoro, salvaguarda i prodotti nelle fabbriche e allo stesso tempo consente importanti investimenti nel futuro”.
Sull’altro piatto della bilancia
Non ci saranno nuove assunzioni né verranno rimpiazzati i lavoratori avviati alla pensione. L’amministratore delegato Oliver Blume dice che l’azienda ha tracciato una rotta decisiva per il suo futuro in termini di costi, capacità e strutture: “Siamo di nuovo in grado di plasmare con successo il nostro destino”.
Soldi: zero aumenti
Dal 2030, l’azienda dovrà versare ai suoi dipendenti un miliardo di euro. A livello salariale, si è deciso di evitare di sganciare il contratto collettivo aziendale da quello nazionale del settore metallurgico ed elettrico. In cambio, stop agli aumenti salariali del 5% concordati a livello federale, per essere ripristinati dall’1 gennaio 2031. Si rivede l’attuale sistema salariale in vigore da decenni: fino al 2030, meno bonus di partecipazione agli utili, modifica di ulteriori benefit, premi, e indennità per ferie.
Si punta sulla Golf
Wolfsburg produrrà l’ID.Golf dal 2029 e un altro modello basato sulla piattaforma SSP. L’attuale Golf (anche nella versione station wagon) sarà trasferita a Puebla (Messico) dal 2027. Nella storica fabbrica sassone pure la ID.3 e la Cupra Born oggi a Zwickau. Wolfsburg continuerà a produrre anche la Tiguan, la Tayron e le trasmissioni. Due linee di assemblaggio invece delle quattro attuali. Le ID.7 e ID.7 Tourer rimangono a Emden, dove nel 2026 arriverà anche il facelift della ID.4. Zwickau rimarrà un hub per la mobilità elettrica, con l’Audi Q4 e-tron.
Quanto si risparmia
L’accordo consentirà risparmi sui costi in modo sostenibile per 15 miliardi di euro l’anno: 4 miliardi di euro determinati dalle iniziative sul costo del lavoro. Resta il guaio del costo dell’energia, perché Berlino non compra più gas dalla Russia. Questo potrebbe essere un elemento di tensione futura.